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Materiali termoplastici per l’automotive

Perché i polimeri termoplastici hanno successo in un settore come quello dell’automotive?

Nel settore industriale, ogni comparto ha esigenze diverse e specifiche per quanto riguarda i materiali impiegati.
Il settore del trasporto delle merci e della loro movimentazione, così come quello del trasporto delle persone non fa eccezione e al suo interno il ramo dell’automotive ha necessità precise.

Il primo elemento che il settore richiede ai materiali è la capacità di combinare insieme prestazioni meccaniche specifiche e resistenza all’invecchiamento. In questo, i materiali termoplastici rispondono in maniera estremamente performante, aggiungendo ad una qualità non indifferente, la ridotta spesa economica, soprattutto in paragone ad altri materiali.

Nello specifico, gli elastomeri termoplastici, noti anche come gomme termoplastiche o TPE, trovano un impiego sempre maggiore nell’industria dei trasporti e in quella automobilistica proprio perché, in aggiunta alle caratteristiche necessarie all’utilizzo, si dimostrano decisamente più vantaggiosi dal punto di vista economico rispetto alle gomme tradizionali.

I polimeri termoplastici si caratterizzano per la capacità di divenire malleabili se riscaldati, il che ne consente la lavorazione, per poi tornare allo stato solido una volta raffreddati. Ciò è possibile perché a livello molecolare questi polimeri sono formati da catene lineari poco ramificate, diversamente da quanto accade per i polimeri termoindurenti.

Le materie plastiche per l’automotive necessitano proprietà specifiche a seconda della finalità con la quale verranno impiegate. Se tutti i componenti, quelli destinati agli interni come quelli per il vano motore o per gli esterni, beneficiano per esempio di una riduzione complessiva del peso, è evidente invece che una proprietà come la resistenza al calore debba essere diversa.

Ancora, se per gli esterni è più importante avere una buona resistenza agli urti e agli agenti atmosferici, per le applicazioni destinate al vano motore è fondamentale disporre sì di un’ottima resistenza al calore, ma anche all’idrolisi e alle sostanze chimiche.
Insomma se è vero che il comparto dell’automotive è estremamente specifico ed esigente nelle performance che richiede ai materiali, possiamo dire che i polimeri termoplastici si dimostrino candidati capaci di offrire prestazioni di ottimo livello, economici e rapidi da produrre.

Le materie termoplastiche impiegate nell’automotive

Gli elastomeri sono tra i materiali più ricercati nel settore dal momento che presentano caratteristiche uniche. Rispetto ai normali reticolati che non possono essere riciclati, gli elastomeri termoplastici presentano una catena polimerica che consente la reticolazione reversibile e quindi la possibilità di essere lavorati senza perdere le proprietà elastiche che li contraddistinguono.

I polimeri termoplastici adatti allo stampaggio che il comparto automotive predilige, però, non si limitano certamente agli elastomeri, anche perché non in tutte le circostanze sono richiesti le medesime performance, neanche in termini di rendimento.

L’elenco dei materiali più frequentemente usati comprende:

  • elastomeri termoplastici vulcanizzati o TPV,
  • elastomeri termoplastici stirenici o TPS,
  • elastomeri termoplastici olefinici o TPO,
  • elastomeri termoplastici etere – estere o TPC,
  • elastomeri termoplastici in poliammide TPA,
  • copolimeri olefinici a blocchi o OBC,
  • poliuretani termoplastici o TPU.

Il fatto che le possibilità in termini di polimeri termoplastici siano così ampie è dovuto alla varietà dei profili di ciascuno di questi materiali.

Se tra le proprietà più richieste c’è indubbiamente il fatto di avere una buona resistenza all’invecchiamento, va detto che il diverso comportamento di fronte all’esposizione ad agenti chimici, al calore, all’acqua o agli agenti atmosferici determina la preferenza dell’uno o dell’altro.

E i polimeri termoindurenti? Per le caratteristiche strutturali che li contraddistinguono, questa tipologia di materiali non viene largamente utilizzata nel settore automotive, né in altri comparti analoghi. Queste materie plastiche trovano impiego più frequentemente nel settore industriale come materiali da stampaggio, per esempio nella produzione di adesivi, smalti e vernici.

In virtù delle loro proprietà, i polimeri termoindurenti sono impiegati come isolanti sia nella produzione di componenti per il settore aeronautico o elettrotecnico ma anche per la realizzazione di prodotti finiti.

Materiali termoplastici e stampaggio: la scelta dipende anche dall’uso

Per orientarsi nella scelta dei materiali termoplastici a disposizione e dello stampaggio e lavorazione più idoneo in base alla progettazione richiesta è necessario fare riferimento ad un partner che abbia comprovata esperienza e know how di settore.

I consulenti Setecs hanno le competenze necessarie per individuare i materiali più adatti per ciascuna realizzazione in maniera da gestire ogni progetto avendo cura di ottimizzarne gli aspetti più delicati riducendo al minimo le criticità.

Una conoscenza approfondita delle materie plastiche ma anche delle tecniche di lavorazione permette di fare la scelta più indicata, in tutti i settori, tanto più in uno esigente come quello dell’automotive.

Nella lavorazione un aspetto che merita sempre di essere considerato è il rapporto tra qualità e prezzo dei materiali e delle lavorazioni. Occorre l’intervento di specialisti esperti e preparati per fare le giuste valutazioni in questo senso dal momento che in definitiva la performance del materiale deve soddisfare requisiti particolarmente stringenti ed esigenti.

Le principali applicazioni dei termoplastici nell’automotive

Il comparto automotive è indubbiamente molto articolato e i materiali termoplastici hanno come detto in precedenza diversi ambiti di utilizzo.

Volendoli enumerare per macroaree, si può dire che questi polimeri siano utilizzati nel settore principalmente in queste tre tipologie di applicazioni:

  • componentistica,
  • elementi sottocofano,
  • parti interne ed esterne all’abitacolo.

Le applicazioni a livello di componenti elettrici ed elettronici in cui il settore automotive ricorre alle materie termoplastiche vanno dai connettori, alle custodie, ai cavi isolanti, per esempio.
All’interno del motore e nei sistemi di trasmissione vengono realizzati in queste materie plastiche collettori d’aria, alloggiamenti per i sensori o tubi.

Dei componenti interni ai veicoli, normalmente i pannelli del cruscotto e i rivestimenti delle porte oltre ad alcuni elementi dei sedili o delle cinture, sono tra le applicazioni più diffuse. All’esterno, gusci come quelli per gli specchietti, paraurti o altre parti aerodinamiche e modanature sono tra gli elementi di preferenza lavorati e prodotti in questi materiali.
Anche in questo caso, se le esigenze estetiche non sono identiche per tutti, va detto che le prestazioni sono garantite a prescindere dall’uso e dalla destinazione finale dell’applicazione.

Le comuni proprietà di leggerezza, resistenza e versatilità delle termoplastiche in generale rendono questi materiali particolarmente adatti ad essere impiegati in un settore che punta complessivamente alla riduzione delle emissioni senza compromettere la sicurezza dei mezzi.
Il peso ridotto senza che vengano meno le proprietà di resistenza di un materiale è un vantaggio nel momento in cui l’utilizzo di una vettura ha un impatto minore sull’ambiente in termini di consumi.

Il settore automotive guarda con sempre maggiore interesse verso i polimeri termoplastici anche per le loro proprietà isolanti, che nella transizione verso i motori elettrici si rivelano di primo piano.

Ogni parte di una macchina di confezionamento viene progettata per affrontare sollecitazioni meccaniche, pressioni elevate e sforzi termici: queste macchine automatiche sono il motore che alimenta numerosi settori industriali, dove la resistenza dei componenti garantisce alta efficienza e affidabilità. 

Nel cuore di questo processo c'è l'uso di tecnopolimeri avanzati come PEEK, PTFE e POM, che resistono a temperature alte e a cicli di usura intensivi, rendendo le macchine capaci di funzionare in modo continuo senza compromessi. A differenza dei metalli, questi materiali offrono vantaggi concreti: sono più leggeri, maggiormente resistenti alla corrosione e migliorano la durata complessiva dei componenti.

Boccole, guarnizioni o ingranaggi sono tutti componenti lavorati che devono rigorosamente rispettare le tolleranze strette, richieste per il funzionamento impeccabile della macchina. 

La fresatura e la tornitura CNC sono tecniche che Setecs utilizza per ottenere componenti di altissima precisione, ideali per svariate applicazioni industriali.

 

QUALE STRATEGIA ADOTTARE IN QUESTA INDUSTRIA?

C’è una tendenza in forte crescita nel settore delle macchine di confezionamento automatiche: si tratta della sostituzione di componenti metallici tradizionali con materiali plastici avanzati, che offrono performance superiori e una maggiore leggerezza. Questa è detta “metal replacement” e i tecnopolimeri come il PEEK e il PTFE si stanno affermando come valida alternativa ai metalli.

Ad esempio, l'uso del PEEK al posto di componenti metallici negli ingranaggi ha permesso a queste macchine di ridurre i tempi di fermo macchina e i costi di manutenzione. La maggiore durata e la bassa usura dei materiali riducono anche la necessità di sostituzioni frequenti, aumentando così l'efficienza e la produttività complessiva.

Inoltre, l'utilizzo di tecnopolimeri avanzati porta con sé altri numerosi vantaggi, poiché riduce l'uso di metalli pesanti nel lungo termine.

 

Le specifiche nei processi di tornitura e fresatura.

Tornitura e fresatura di tecnopolimeri avanzati richiedono competenze elevate e tecnologie all’avanguardia. La lavorazione di materiali come il Teflon o il PEEK comporta sfide tecniche legate alla resistenza alla temperatura e alle tolleranze di precisione.

  1. PEEK (Polietereterchetone): Materiale altamente resistente, il PEEK viene tornito e fresato per ottenere componenti che sopportano alte temperature, senza compromettere la precisione.

     

  2. PTFE (Teflon): Conosciuto per la sua bassa frizione, il PTFE è ideale per applicazioni dove sono richieste guarnizioni, boccole, e parti di movimento che devono resistere a condizioni di lavoro estreme.

     

  3. POM (Poliossimetilene): Materiale perfetto per la realizzazione di ingranaggi e guarnizioni grazie alla sua alta rigidità e resistenza all’usura. Viene fresato per ottenere componenti di precisione che garantiscono affidabilità nel tempo.

     

Setecs affronta questi processi utilizzando tecnologie avanzate che permettono una lavorazione precisa e senza errori di questi materiali, ottenendo componenti ad alte performance per i settori più esigenti, come automotive, farmaceutico e industria meccanica.

Quali vantaggi offrono queste lavorazioni sui materiali?

I principali vantaggi offerti dalla lavorazione dei tecnopolimeri in Setecs comprendono:

- Alta precisione: ogni componente viene lavorato con tolleranze strette per garantire perfetta compatibilità e performance nei sistemi industriali.

- Resistenza e durabilità: tecnopolimeri come PEEK e PTFE sono progettati per resistere a pressioni elevate, temperature estreme, e sollecitazioni chimiche, senza perdere la stabilità dimensionale.

- Flessibilità nelle applicazioni: Setecs riesce a personalizzare ogni componente per rispondere a esigenze specifiche del cliente, garantendo soluzioni su misura e tempi di risposta rapidi.

 

Componenti a disegno customizzati: fresatura di PEEK per applicazioni industriali

Con le nostre fresatrici a 3 e 5 assi, e tornitura CNC, realizziamo componenti customizzati che rispondono alle specifiche esigenze dei clienti, tra cui guarnizioni, snodi, stelle dentate, ingranaggi, giunti e rotori dentati. Ogni pezzo viene progettato su misura, seguendo rigorosi standard di precisione per garantire una performance ottimale nelle condizioni più gravose.

Il nostro processo di fresatura del PEEK prevede l’utilizzo di utensili di ultima generazione che permettono di ottenere tolleranze micrometriche senza compromettere le proprietà del materiale. Questo processo consente la realizzazione di componenti che operano in ambienti ad alte temperature, sistemi a bassa frizione, e applicazioni che richiedono un’elevata resistenza all'usura.

 

Setecs accompagna le aziende nella scelta del miglior materiale plastico – tramite un protocollo di consulenza – in base all'applicazione concreta e agli obiettivi aziendali. Ogni progetto viene co-progettato insieme, con un occhio alla precisione, uno alla sostenibilità.

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